domenica 31 agosto 2008

MADEinNOVE 2008: il calco della Ria

Post speciale dedicato alla tecnica di realizzazione di un calco in gesso del viso di una persona.
Inserisco questo post perchè nell scultura di ..DNA e JAN v'è la presenza di molti calchi, in particolare di visi degli amici (per quanto riguarda ..DNA) e del corpo della morosa (per quanta riguarda JAN).
Nelle foto che seguono la "vittima" designata è la Ria (morosa di Samuele Muttin: siete avvisati), che si è sottoposta al trattamento dopo aver visto i vari passaggi eseguiti dall'amico ..DNA sul sottoscritto. Vi assicuro che è una cosa semplice, veloce, assolutamente indolore e che chiunque, con qualche accorgimento, può fare (magari facendo qualche tentativo su oggetti inanimati prima...).

Primo passaggio: sulla persona, distesa per rimanere più rilassata, vengono messi degli stracci/asciugamani/etc. in modo da circoscrivere l'area dove effettivamente vi sarà il gesso. Si consiglia di utilizzare una cuffietta da nuoto per raccogliere i capelli.

Secondo passaggio: per facilitare il successivo distacco del gesso dal viso, ed in particolare,della peluria quale ciglia e sopracciglia, viene stesa con delicatezza della vaselina utilizzando un pennello a setola morbida.

Terzo passaggio: il gesso in polvere viene mischiato con dell'acqua fino a raggiungere una consistenza tipo cioccolata densa. Il gesso va versato lentamente per non creare grumi e mischiato bene per lo stesso motivo.
Quarto passaggio: il gesso viene ersato in più riprese, con l'ausilio di un contenitore (basta un bicchiere di plastica) sul viso del soggetto cominciando dalle sopracciglia e gli occhi, per poi scendere e passare alla bocca.
Quinto passaggio: il gesso va messo a più strati per raggiungere lo spessore di alemno 2-3 cm e va modellato un po' sul viso del soggetto in modo da lasciare aperti due fori per le narici (altrimenti come respira?).
...ultimi ritocchi.
Sesto passaggio: attendere prego. Quietamente e possibilmente senza fare battute divertenti. Semplicemente perchè il soggetto deve rimanere immobile il più possibile, altrimenti c'è il richio, nemmeno tanto remoto, che il gesso si crepi. Basta ridere un po' e si forza il calco crepandolo.
Settimo e ultimo passaggio: dopo circa un dieci minuti buoni, quando si sente che il gesso fa reazione e comincia ad intiepidirsi divenendo sempre più compatto, si può togliere. Con delicatezza, magari cominciando da sotto (come suggeritomi da Elisabetta).

Niente foto finale del calco. A breve invece una foto del positivo in argilla che ne verrà.

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